La cosa che comincia a mancarmi di più dell’Inghilterra è quella schifezza immonda di “cappuccino”!

Non so bene il perché e come possa sentire il bisogno di quel “sano” bibitone dal sapore non decifrato con il quale ti svegli per via dell’usione provocata dal primo sorso (nei successivi non hai più le papille gustative e le terminazioni nervose. Leggende narrano che ci sia persino chi ha perso la lingua ma se n’è reso conto solo 2 giorni dopo quando ha provato a fare un palloncino con il chewingum…).

Sarà anche l’idea di un inverno senza quel coso di carta contenente “roba” bollente che ti scalda le mani e che tutto sommato esegue meglio questo compito che quello di bevanda simil-caffe.

Tutto sommato, spezzando una lancia a suo favore, ha il vantaggio che non potendosi zuccherare in nessun modo, (provateci a renderla più dolce!) non dovrebbe contenere molte kcal oltre a quelle dell’acqua sporca.

E poi volete mettere studiare con un litro di caffé!
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Di studentepercaso

Il politecnico mi ha dato una laurea in ing, ma ancora non ci credo.

2 commenti a ““cappuccino””

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