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Martedì è ricominciato il primo semestre dell’università. E come settimana non è stata per nulla fortunata.
Primo giorno un bell’otto ore di lezione, che al rientro dalle vacanze, anche se fossero state 8 ore di “colora dove sono i punti neri”, sarebbero comunque risultate pesanti.
Secondo giorno, per non farsi mancare nulla, diluvio universale e freddo glaciale. Ok essere in pianura padana, ma era decisamente eccessivo.
Terzo giorno, nulla da segnalare.
Quarto giorno, ovvero ieri, tentato suicidio in metro con conseguente blocco di tutta la linea. Qui ovviamente si capisce qual è la natura dei milanesi: “e che cazzo, proprio oggi si deve suicidare questo”. Per prendere il treno è stato necessario, prima uscire dalla metro, recuperare la 92 ed arrivare a Lancetti… con un ritardo di un paio di ore si è arrivati sani e quasi salvi in uni. Ammetto che questo venerdì sono andato solo per vedere come fossero le lezioni per capire se seguirle o no…
IlVenerdìRestoACasa
Ps mentre scrivevo questo post mi sono arrivati i compiti per casa da fare per lunedì…
TanteFacoltàProprioIngengeria
Per purissimo caso ho scoperto che la Nokia oggi ha presentato un nuovo prodotto: Nokia N1
Un tablet con un hardware niente male che gira con android 5.0. Qui potete trovare il sito originale con la descrizione perché non vorrei dilungarmi sulle caratteristiche tecniche. Giusto una nota: secondo me Apple se li inchiappetta perché il design è identico spiccicato all’ipad mini.
Quello che invece volevo dire riguarda il prodotto in generale e l’azienda.
Come sapete la Nokia è stata acquistata da microsoft, ma l’acquisizione ha riguardato la parte degli smartphone non tutto il marchio. L’azienda ha quindi sfruttato anni di know how in modo parallelo creando un tablet di tutto rispetto.
Ovviamente, come già successo anni fa, il managment è in ritardo di anni luce dal mercato..
Le vendite di tablet negli ultimi mesi si è quasi stabilizzata e la crescita del mercato è prossima allo 0.
La competizione tra gli operatori è alta e nei prossimi anni sarà ancora maggiore considerando che il mercato non aumenterà le proprie dimensioni.
Nokia per la seconda volta fa un errore tempistico non indifferente che potrebbe portare nuovamente l’azienda ad un tracollo finanziario e alla vendita delle divisioni restanti.
Forse i manager andrebbero rivisti.
Forse enterà nei libri come caso aziendale.
Sicuramente i nostri figli non conosceranno la NOKIA.
Che bella l’Italia. Un paese meraviglioso, fatto di piccole cose che lo rendono unico.
Avete mai provato a prendere un biglietto del treno per una città piccola?
Allora prendere il biglietto è semplice oramai con internet o alle macchinette automatiche in 30 secondi si ha in mano il pezzo di carta… alcune volte trovate scritti gli orari, sempre la stazione di partenza e di arrivo. E qui arrivano le cose che mi fanno pensare che siamo un paese degno dei migliori! Se la stazione non è il capolinea, col cazzo che trovate un’indicazione su quale treno prendere!
Pensate di essere un turista con questo bel pezzetto di carta, dai colori molto moderni, con scritto Milano-> Cremona. Andate a guardare lo schermo delle partenze e non trovate una mazza, guardate il biglietto e non trovate nessuna indicazione su quale treno prendere… Praticamente siete obbligati a chiedere per sapere dove andare… Questo se non siete un cinese che non parla nessuna lingua al di fuori del mandarino.
Ma non sarebbe più normale indicare quale cavolo di linea prendere mettendo il nome del capolinea?!?
Una paese meraviglioso. L’Italia.
Due giorni fa ho assaggiato per la prima volta il Cremolato. Nonostante il nome possa riportare alla mente qualcosa alla crema qui si parla normalmente di frutta. Frutta e ghiaccio.
La prima domanda è: Cos’è il cremolato?
E’ una via di mezzo tra il gelato e la granita come consistenza ma non come base, infatti la granita ha una base di ghiaccio e sciroppo e il gelato tipicamente parte dal fior di latte. Il Cremolato invece parte da una base di frutta con l’aggiunta di ghiaccio sottilissimo per arrivare al risultato finale di una specie di marmellata fredda (che detto così non affascina).
I gusti cambiano a seconda del periodo dell’anno, proprio per via dell’utilizzo massiccio della frutta che dev’essere quindi fresca, matura e di stagione.
La ricetta prevede l’utilizzo di acqua, frutta e zucchero. Proprio per via del ridotto numero di ingredienti la frutta dev’essere di primissima qualità e il dosaggio dello zucchero perfetto al grammo per non rischiare di avere un prodotto finale troppo dolce o troppo amaro.
Nonostante la facilità di realizzazione (almeno nella teoria) non ha avuto un mercato fiorente come il gelato per via dei costi che la materia prima impone.
Se passate a Roma suggerisco “La casa del cremolato” via di Priscilla 18.
I prezzi al tavolo sono 3€ per la coppetta piccola e 5€ per la coppa di vetro come quella in foto. La panna ovviamente è free.
PS Per motivi a me sconosciuti da Roma in su la panna si paga.
Dal 1° luglio cambieranno le tariffe nei musei:
<18 o insegnanti free
18-25 ridotto
25< intero
e poi qualche cambiamento generale come la prima domenica del mese i musei saranno gratuiti e il venerdì ci sarà orario prolungato.
“[…]Poi si evita,in questo modo, l’assurdità che anche facoltosi turisti stranieri over 65 non paghino il biglietto, come avviene oggi”
Ma bella minchiata! I minorenni vanno al museo solo perché ce li portano i nonni, che prima entravano gratis, vogliamo togliere anche l’ultimo barlume di cultura? Ma lasciare le fasce come prima ed introdurre per gli stranieri la riduzione invece che la l’ingresso omaggio? Basta chiedere il codice fiscale o un documento per provare la nazionalità ed apporre lo sconto, non vedo perché gli anziani che già hanno pagato 60 anni di tasse in questo paese debbano comprare un biglietto intero per vedere un museo…
Assumete gente seria non cazzoni.
Poco più di due settimane fa ero a Londra e studiando in una scuola d’inglese il mix di nazionalità era notevole. Ovviamente uno degli argomenti più diffusi era l’università e il mondo del lavoro.
Sapete cosa ho potuto constatare? Siamo anni luce indietro!
Per quanto il Processo di Bologna ci abbia spinto verso un sistema più moderno l’Italia resta ancorata all’antichità. Per chi non lo sapesse il Processo di Bologna ha introdotto i 3+2 per rendere uguale la laurea in tutta l’unione europea, questo per il semplice motivo che la nostra 5 anni era uguagliata alla 3 anni.
Ho potuto notare però che il mondo del lavoro è rimasto attaccato come una cozza alla necessità di 5 anni completi. In poche parole con la sola laurea triennale il lavoro non ti conosce neppure.
Sapete cosa ho “modellizzato”? Tutti i paesi con i più altri livelli di crescita economica hanno lo sbocco sul mondo del lavoro molto prima del nostro!
Inghilterra e Brasile in 3 anni di università sei sul mondo del lavoro!
Per dirvi un paese che ha 5 anni come noi è l’Angola!! (Prima che quale genio del male vada a controllare i pil, vi dico subito che l’Angola ha la maggior crescita del continente africano ma SOLO perché la Cina sta investendo sulla costruzione delle infrastrutture, quindi non è una crescita “interna” ma spinta da un’altra nazione)
Il sistema italiano di sola teoria va cambiato, i tempi sono cambiati, non si può arrivare a 26 anni per fare uno stage e dover ancora imparare tutto!!