Me ne stavo bellamente nel letto leggendo “Il piacere” di D’Annunzio, ma ho avuto l’ispirazione per un post cazzuto…

Come in ogni ambito esistono diverse idee e concezioni su quale sia la migliore soluzione alle problematiche.

Uno degli ambiti più discussi è sicuramente l’economia.
Quindi vediamo di dire la mia (beh ovvio, è il mio blog, mica potete dire la vostra!)…
Bene, il sottoscritto è per la liberà assoluta, per quel concetto astratto di libero mercato dove dominano solo ed esclusivamente la legge della convenienza e del darwinismo economico (esiste?!? beh potete immaginare che si tratti della legge del più forte).
Libertà, libertà e libertà sempre e comunque…
 A cosa serve drogare il mercato quando non funziona? Anni e anni di incentivi alle aziende affinché investissero al sud ed assumessero, ma per cosa? Per ritrovarci conti economici in attivo solo perché lo stato pompa soldi su qualcosa che non può funzionare? 
Aziende costruite al sud completamente antieconomiche logisticamente ed economicamente sono state allocate li per via degli incentivi, per arrivare a cosa? Per dire ai lavoratori “mi dispiace ma dobbiamo chiudere, non siete competitivi” dopo anni e anni di lavoro? Non parlo certo di cose astratte, basta che pensiate all’Irisbus…
Lo stato deve solo ed esclusivamente imporre le regole del gioco, poi saranno i player a decidere come giocare la partita dento quelle regole, ma ci deve essere libertà! E’ la stessa identica cosa per i pannelli solari, dove ho gia scritto qui, non si può incentivare qualcosa che non funziona! Devi produrre energia? Bene, queste solo le regole, trova il modo più economico e soddisfacente per farlo…
Va liberalizzato il mercato, eliminano gli ostacoli, introducendo la competività anche di player internazionali, solo così può aumentare la produttività!
Poste, autostrade, ferrovie (non solo l’alta velocità), servizi terziari di qualsiasi genere vanno liberalizzati introducendo regole non strigenti al mercato… Forse il prossimo anno ci sarà qualche passo avanti sulle autostrade e qualcosa si sta facendo sulle poste, ma non basta… 
E non è solo qui! Il mercato dell’auto in italia non può avere un solo player! Servono concorrenti! (sorvolo sulla grandissima attrattività di questo brillante e giovane paese, magari riprendo questo pezzo… persino FNAC se ne va… no così per dire)
Favorisci l’investimenti privati in cultura, startup, investimenti, ricerca! Aumenta le detrazioni fiscali e snellisci la burocrazia! Non hai soldi per giovani imprenditori o non ti fidi dopo anni e anni di politiche a fondo perduto che non hanno risolto nulla? Fai valere la legge del mercato! Aiuta ed incentiva i privati ad investire, sicuramente non investiranno su qualcosa che non può funzionare!
Si, forse è inutile parlare di liberà in Italia, dove un giornalista sbaglia e viene condannato al carcere, quando l’articolo 21 della costituzione prevede:Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.”
E proprio per questa libertà c’è chi ha combattuto….
Disapprovo quel che dite, ma difenderò fino alla morte il vostro diritto di dirlo.” (Voltaire).
E’ giusto che si paghi per un errore (pecuniariamente), ma non con la censura della libertà…

Sto divagando, ma ho sonno. Notte.
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Di studentepercaso

Il politecnico mi ha dato una laurea in ing, ma ancora non ci credo.

4 commenti a “Economia, libero mercato e incentivi”
  1. Le uniche cose che so (ricordo) di economia sono su Smith e poi su Keynes. E quindi non disprezzo la tua posizione, ma mi rendo conto che adesso, in queste condizioni, l’economia italiana, anche se le cose si mettessero come tu dici,non ce la farebbe.
    Condivido appieno la storia dei pannelli solari.
    Per quanto riguarda la libertà di parola, non mi sembra che sia stata inficiata (questa volta). C’è stata una denuncia per diffamazione, un processo, una sentenza e una condanna in base a una legge esistente. Per una volta tanto che la legge è applicata. Che poi, ‘sta cosa deve ancora a finire. E io penso che il carcere verrà commutato in pecunia (e me lo auspico, ma solo perché ne abbiamo più bisogno).
    Alex V

  2. putroppo è un fattore condizionante a lungo termine, non nel breve. L’imposizione di regole richiede del tempo… Ci sono sitemi più “rapidi” per rilanciare l’economia, ma non sono certo quelli adottati fino ad ora…

    Guarda non so neanche cosa abbia scritto, ma per definizione non puoi andare in carcere per qualcosa che scrivi… la liberà dov’è?

  3. Sul punto economico la penso infatti come te.

    Mah, io ho letto qualcosa a proposito del caso. Ora ti dirò una cosa sconvolgente: lui non ha scritto un bel nulla, in quanto direttore del quotidiano. Semmai, ha mancato di controllare la veridicità di quanto scritto. C’è da dire che il pezzo incriminato è abbastanza pesante, ma che comunque l’accusa aveva chiesto un rimborso in denaro e le scuse pubbliche (mai arrivate- a quanto ho letto). Comunque, in quanto direttore, e quindi vertice, è lui che paga l’errore del giornalista. Sinceramente, non lo considero un martire. E secondo me, non si tratta di libertà quella di cui si parla (se vai a vedere, in molti paesi è previsto un periodo di reclusione per il reato di diffamazione- ripeto, secondo me, alla fine della fiera verrà/dovrà essere commutata in pecunia), anche perché, se proprio vogliamo dirla tutta, si tratterebbe di libertà di insultare e accusare il prossimo in maniera immotivata.E questo, si badi bene, viene fatto quotidianamente.Poi si trova qualcuno che non ci sta, e passa alle vie legali.E siccome siamo tutti maggiorenni, non si può ignorare che questo sia lecito. Sta al tribunale decidere se la diffamazione era reale, o invece l’accusa era motivata (vedi che si può denunciare anche per un dito medio). Ora, visto che la colpevolezza c’è (l’ha stabilito il tribunale), non vedo perché non debba pagare.Sono d’accordo con te che il carcere è eccessivo, ma questo è un problema di legge, che va modificata! E non di libertà di parola. Che secondo me, in questo caso, non c’entra niente (è giusto informarsi, discutere, parlare, e esprimere le proprie idee. Ma a volte i mezzi di comunicazione assomigliano più a pamphlet scandalistici che altro.)
    Alex V

  4. sì, in germania esiste la galera, ma la pena pecuniaria per il risarcimento dei danni e il valore legale della sentenza che dichiara che ciò che è stato scritto sia completamente sbagliato mi sembrano più che sufficienti!

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