un giorno un uomo
osservando un pomo
disse:
ma queste statue sono fisse?
ed il custode impietrito,
si riscoprì di granito

un cameriere efficente
chiese ad un cliente
vuole il conto?
ed ello di toronto
un po allarmato
disse si, tanto ho magnato!

francesca di turo
mirata da un siluro
cominciò a roteare
come un orso polare
nel bel mezzo dell’artico
per effetto catartico
destando scalpore
ad un vecchio trattore

alessandra
dorme su una branda
e mentre spavalda si lamenta
la coglie una tormenta
si svegliò di soprassalto
vedendo una statua di basalto
raffigurante un cavallo
con in mezzo un gran bel fallo

federico
tornato da portorico
con in mano una banana
e con in testa una bandana
si recò dal giornalaio
sentendosi un po gaio
chiese un quotidiano
da mettere nell’ano

alessandro corso
inseguito da un orso
scivolò su un mollusco
di nome brusco
(incompleta)

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Di studentepercaso

Il politecnico mi ha dato una laurea in ing, ma ancora non ci credo.

9 commenti a “poesie delle 3.30 di notte”
  1. francesco di albano
    adesso è lontano
    e nel suo blog ci dice
    che a cremona è felice.
    è uno studente per caso,
    più che partito, evaso;
    dice che studia tanto
    ma noi si sa quanto
    (e non c’è da farsi vanto…)

  2. Quando andavo alle medie scrivevo poesie più intelligenti… queste non sono neanche poesie, sono stronzate senza connessione logica se non l’uguaglianza delle ultime 3 lettere di quello che tu hai evidenziato come verso.

  3. “anche delle opere del dadaismo immagino lei le abbia fatto alle elementari”… no però mi hanno insegnato l’italiano, almeno.

  4. Ti stai veramente paragonando a Marinetti e Duchamp? Qua la situazione è grave! Il “movimento”, la posizione e la dimensione di ogni parola all’interno delle poesie del Marinetti ha un significato connesso al contesto generale e genera nel lettore l’immagine o il suono, stimolando il ricordo. Le tue sono solo frasi idiote collegate da un ossessione per la rima baciata senza alcun valore simbolico! Fare i baffi alla gioconda è distruggere un’icona, demistificarla e mostrare il cambiamento dell’arte, le tue sono poesie da terza elementare.

  5. Non penso che in quel periodo pensavano questo della gioconda con i baffi!! tra qualche anno qualcuno apprezzerà… e sopratutto hanno un significato personale, un ricordo della serata, l’ultima sera a roma prima di partire, il ricordo dell’ultimo vero “raduno” con gli amici del liceo!!

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