Scendi di casa.
Apri il portone.
Freddo. Umido. Grigio.
Guardi per terra e vedi l’asfalto bagnato, guardi il cielo e non vedi nulla…
“Un’altra bella giornata sta per iniziare insomma”.
Non resta che fare colazione, magari sana e gustosa!
Vai al bar che hai visto il giorno prima, pensando tra te e te “cazzo quanto fa freddo” in loop fino all’ingresso…
Qui come in tutti i posti milanesi al chiuso esiste un microclima tropicale con fauna locale (camerieri) in canotta e infradito e persone in cerca di rifugio addobbate come per andare su una pista da sci…
Vai alla cassa per pagare un cappuccino e un cornetto, ti dirà un prezzo che pensi si riferisca a un pranzo con primo, secondo, frutta e dolce, ma la prendi con filosofia: “E’ Milano”.
Noti già i primi segni di agitazione nell’aria, ma non ci fai caso più di tanto, non sono neanche le otto, mica possono essere già stressati!
Se a Napoli vi danno il bicchiere d’acqua prima del caffè, e a Roma si può chiedere tranquillamente sia ante sia post, in quest’ovattata città il costo minimo del bicchiere d’acqua è di dieci centesimi, non mi stupirei se chiedessero anche un euro.
Prendi il cornetto e il tuo cappuccino al bancone, l’aspetto di entrambi è sicuramente bello, peccato che per qualche motivo sconosciuto il sapore è al di sotto delle attese! Il cappuccino non è intenso ma è annacquato, il cornetto certamente troppo dolce, un pensiero va agli Starbucks sparsi nel mondo… nella patria del panettone non sono capaci di fare un cornetto e un cappuccino?
Il tempo stringe! Bisogna finire tutto e andare a destinazione!
Ma con quale mezzo?
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Beato te ke hai avuto il tempo di fare colazione!!!!